24/03/10

BERLINO

IL CIELO SOPRA BERLINO 


QUI IL VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=B1lqj5beiSA

Berlino  è divisa come il nostro mondo,
è scissa come il nostro tempo,
è separata come lo sono uomini e donne,
giovani e anziani,
poveri e ricchi,
è frantumata come ciascuna nostra esperienza.
(Wim Wenders)

(...)
Traversiamo le tenebre degli spiazzi vuoti dove crescono i ciuffi d’erbacce
i tram traversano le piazze i cui palazzi barocchi sono distrutti
e le pietre bruciate spezzate si somigliano talmente che la testa
ci gira e giriamo in tondo
questa città è tutta bucata perchè ha mandato i suoi soldati a distruggere altre città
(N. Hikmet, Notturno in tram a Berlino)

La rinascita di Berlino

Un tema dominante della narrativa tedesca, tradotta recentemente in lingua italiana, è la caduta del muro di Berlino. L’evento rappresenta una vera e propria cesura storico-letteraria non solo in Germania. Il romanzo in lingua tedesca ha svolto un ruolo decisivo nell'interpretazione di un mondo in rapido cambiamento.
Prima della caduta del Muro, nell’immaginario dei giovani degli anni ’80, Berlino era soprattutto quella rappresentata nel libro-verità “Christiane F. Noi i ragazzi dello zoo di Berlino” (1979) che divenne un film nel 1981.
Appena pochi anni dopo, nel 1984, la cantante Nena parla della guerra fredda a ritmo di pop lanciando i suoi “99 Luftballons”, che in cielo vengono scambiati per oggetti non identificati e forse pericolosi e così vengono attaccati dalle contraeree dai due blocchi e portando allo scoppio della guerra! Non era ancora mai accaduto che una canzone tedesca divenisse una hit internazionale.

La scrittrice tedesca più nota e rappresentativa della DDR in quegli anni era Christa Wolf. Il suo romanzo  Il cielo diviso, una storia d’amore ai tempi del Muro, è ormai un piccolo classico. I progetti di Manfred e Rita si infrangono contro il Muro (innalzato nel 1961) che li pone di fronte alle proprie differenze di ideali e di carattere: Manfredi decide di scappare in occidente e Rita di rimanere e resistere per portare avanti la propria lotta. La riflessione intimista e la storia individuale intrecciata alla Grande Storia è caratteristica di tutta la produzione della Wolf.

Berlino è anche la protagonista della "rivoluzione scientifica" del '900 (Heisenberg, Bohr, Planch, Einstein)

Antonio Scurati su Berlino capitale del XX secolo


ERALDO AFFINATI, BERLIN, RIZZOLI  2009

La Berlino di questo libro non conosce confini, né geografici, né storici. Parlano le statue, il Muro, i grattacieli, le stazioni, le vie, le piazze, i morti, i vivi. Parlano Jesse Owens, Vladimir Nabokov, Rosa Luxemburg, Franz Kafka, Marlene Dietrich, le aquile del Terzo Reich e la Madonna del Botticelli. Apre la Dea della Vittoria che stringe la lancia aspirando i profumi del Tiergarten; chiude Albert Einstein, il cui genio sembra scintillare nello sguardo rapido di un ragazzine in bicicletta. Eraldo Affinati scende nei bunker sotterranei, nuota nelle piscine pubbliche, corre in BMW, sorride ai fantasmi, si perde in periferia, ritrova il sentimento italiano nei quadri della Gemäldegalerie e nelle canzoni di Mia Martini. Si rivolge a Marx ed Engels. Ammira gli studenti della Biblioteca Nazionale. Riflette nella Stanza del silenzio. Ci racconta degli Hohenzollern e delle giovani reclute morte sulle alture di Seelow per difendere Hitler. Fa amicizia coi venditori di Kebab. Segue gli ultimi sopravvissuti dei lager. Ascolta i piloti della Luftwaffe, le prostitute dell'Artemis, i calciatori corrotti della Dynamo, le gracchie che volano sugli stabilimenti dismessi della Sprea, perfino le birre tracannate sui banconi delle Kneipen. Alla fine ci consegna il ritratto impossibile di un camaleonte: una città che sembra più vera di quella autentica, ma è fantastica come una leggenda.

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